PLMA - Amsterdam 23 e 24 maggio 2023 "Il mondo del marchio del distributore"

23 e 24 maggio 2023 . Scopriremo le nuove tendenze in questi due giorni?

La fiera internazionale "Il mondo del marchio del distributore" riapre ad Amsterdam, Paesi Bassi.

Da 72 paesi più di 2650 stand di espositori mostrano prodotti e idee e sono pronti per affari e visitatori da più di 120 paesi che entrano al RAI, Amsterdam Exhibition Centre, in quei giorni.

Tuttavia, ho dei dubbi su come i produttori possano essere visibili e interessanti per gli acquirenti del marchio del distributore di cui hanno bisogno.

In soli 2 giorni altri 2650 espositori. Quasi una missione impossibile vedere tutto.
Quindi da un lato è importante comunicare prima e durante la fiera al proprio gruppo di utenti/clienti, dall'altro i buyer devono avere le idee chiare su quale sia la missione da compiere. Spero che tutti abbiano ottenuto un buon ritorno sull'investimento in questa PLMA. Espositori e visitatori.

Poco tempo per visitare produttori al di fuori del proprio settore... Tuttavia, una delle fonti di ispirazione spesso più utili è la conoscenza di ciò che sta accadendo in altri campi e che può diventare rilevante per il proprio.

Per questo motivo, in queste poche ore che mi dedicherò alla PLMA - ( invitato da Corte Parma, una grande azienda italiana specializzata nel proporre in chiave moderna, spiritosa, accogliente, originale, ottimi salumi e formaggi italiani per affascinare e conquistare diverse tipologie di consumo) - Cercherò solo di individuare tendenze, espositori e prodotti al di fuori del mio settore.

È bello sapere che l'annuale "Il mondo del marchio del distributore" della PLMA è organizzato ad Amsterdam dal Associazione dei produttori di etichette private, che rappresenta più di 4,000 produttori membri in tutto il mondo. 

Anche in Italia la fiera del Private Label "Marca Bologna" è un evento sempre più importante che collega ogni gennaio tutte le aziende che hanno qualcosa da raccontare o hanno bisogno di visibilità ai rivenditori.

La crescente popolarità del marchio del distributore negli ultimi anni ha portato a quote di mercato mai viste prima in tutto il mondo, consentendo al marchio del distributore di mantenere la sua posizione di forza nella maggior parte dei mercati anche durante la pandemia. Il marchio del distributore ora rappresenta oltre il 40% di tutti i prodotti venduti in sette paesi europei e oltre il 30% in altri nove paesi europei.

L'Italia in generale e il Piemonte in particolare sono molto presenti.

Ok, diamo un'occhiata a cosa succede in altri campi del food e del non food.

Innanzitutto la PLMA organizza alcuni incontri on line. Questo "Pranzo e apprendimento" online è progettato per produttori, rivenditori e grossisti di private label, che desiderano ampliare la propria conoscenza del business di private label. La PLMA organizza diverse sessioni all'anno, ciascuna incentrata su argomenti diversi. Il prossimo La neuroscienza delle riprogettazioni degli imballaggi: ogni confezione ha bisogno prima o poi di un nuovo design. E preferibilmente un design che sembri ancora familiare. Come puoi creare qualcosa che sia diverso al 90%, ma che sia comunque al 100% il tuo marchio? Molto interessante!

PRETENZIOSO

Questo è il tono della PLMA.

Tutti affermano di salvare la tua salute e il pianeta, tutti hanno l'imballaggio più riciclabile di tutti, tutti hanno la migliore ricetta per rendere il tuo marchio un successo, tutti sono sostenibili e circolari e nessuno spreco... ognuno. 

Diciamo solo: se tutte queste affermazioni fossero reali, sarebbe troppo bello per essere vero.

Quindi... per esempio ho letto alcune di queste etichette di marca di alimenti confezionati e trasformati con etichette ridondanti. Sfortunatamente molti hanno additivi funzionali e non funzionali che non sono assolutamente necessari nei prodotti. Una tensione tra ciò che vuoi farci credere e la realtà della produzione industriale.

Rimango dell'opinione che sia meglio acquistare materie prime fresche e passare un po' più di tempo a casa a preparare da sé merende, cibo,...

A volte non è possibile. Capisco. Ma continuiamo a leggere le etichette degli ingredienti.

Questa azienda tedesca il cui commesso mi spiega che fa le insalate di pasta meglio di tua nonna, che è nata a Napoli.... che ne pensi?

O quelli che aiutano a rendere il tuo marchio "fantastico". Preferisco "meglio": non solo esteticamente ma anche nel prodotto contenuto.

TEMPO LIBERO?

Un altro modo per usare il tuo tempo libero. Invece di incontrare o chiacchierare con altri umani o passeggiare con il tuo animale domestico, leggere un libro o un giornale, ascoltare musica o fare sport: "fai uno spuntino". Ce lo spiegano in uno stand che "ci tengono davvero alla tua salute". In ogni forma, combinazione, dimensione, colore, ingrediente, additivi, conservanti e coloranti vari.

IL TUO MIGLIOR CLIENTE FUTURO

Ebbene si ecco la nuova tendenza. Da SNACKIES snack e alimenti per animali domestici senza additivi, conservanti, esaltatori di sapidità, esaltatori di sapidità, ...

Qualità umana per il tuo animale domestico.

In uno stand cinese leggo: "per cani e gatti maggiori di 17 anni". Un mio lapsus. Volevano dire che il loro stabilimento era in funzione da 17 anni... ah ah ah.

Ma l'idea si fa strada: pet food per animali giovani, pet food per gatti innamorati, pet food per animali anziani ricchi di vitamina D, perfood gourmet con vitello, bocconcini di fegato di vitello per il tuo gatto,...

Forse se sono fatti con gli standard umani li mangerai tu stesso se hai un frigorifero vuoto.

Ecco la tendenza: "Produrre pet food come se fosse un'etichetta pulita per l'uomo".

Vedi lo stand Noble:

Oggi il pet sostituisce spesso quella nota affettiva, quel calore umano che sia la rivoluzione digitale che quella evolutiva ci hanno ridotto.
Un signore tedesco Stefan Berkes di Snackies ha affermato che in Germania il consumatore che ha un animale domestico spesso spende di più in cibo per animali che in se stesso.

E qui l'assortimento di lui ha agnello, cavallo, manzo, anatra, pollo, coniglio, bufalo, capra, salmone, ...
Dopo la fiera lo chiamerò sicuramente per avviare insieme una linea gourmet con carne di vitello.

Vi terrò informati.

CARNE
Solo 3 bancarelle viste di produttori di carne. Non faccio nomi.

Erano presenti - spiegandomi - perché avevano da presentare "prodotti vegetali sostitutivi della carne". Molta confusione perché sullo stesso stand hai due prodotti in guerra tra loro.

Una notizia data dal quotidiano "Parool" questa settimana suona: "Molti ristoranti e bar vegani stanno chiudendo ad Amsterdam". Un presagio? 

Mi dispiace per questi imprenditori. Spero che riescano a ridefinire la loro attività e la loro missione.

Ma la carne è difficile da marchiare o non siamo capaci di farlo? Il fatto che nel PLMA la carne sia del tutto assente è motivo di seria riflessione. Comunichiamo su provenienza, benessere animale, circolarità, sostenibilità, tenerezza, razza animale, ... etc. etc. Questo non si traduce quasi mai in brand a disposizione del consumatore a differenza di quanto accade in altri settori.

Beh, spero di averti dato qualche idea.

Se hai domande o vuoi parlarmi di quello che sto dicendo, non esitare a chiamarmi o scrivermi.

Cordiali saluti, Enzo